Cenni Storici
Il termine “battezzare” , adottato nel rito del battesimo, testualmente assume il significato di “immergere”. Questa esposizione è rafforzata dai ricercatori esegetici della lingua greca neotestamentaria. Gli storici, facenti parte a denominazioni che battezzano per aspersione, riconoscono che il sistema, più valido ed originale, adottato nella prima era della chiesa cristiana era l’immersione. Sussistono, oltre a ciò, valide dimostrazioni che gli Ebrei dell’era post apostolica che la norma di essere “battezzati” facesse ricordare ideologicamente l’immersione. Loro, invero, erano a conoscenza del “battesimo dei proseliti”, che raffigurava il passaggio di un pagano al giudaesimo; il neofita rimaneva in piedi dentro l’acqua, che gli giungeva fino al collo, mentre gli veniva letta la Legge; in seguito lo immergevano nell’acqua, dimostrando così che era stato purificato da ogni contaminazione del paganesimo ed aveva iniziato a condurre una vita nuova come elemento del popolo di Dio. In pratica, quindi, com’è nata la pratica dell’aspersione? Ciò avvenne quando la Chiesa si lasciò sedurre dalle tendenze pagane, smarrendo la sua primitiva semplicità, attribuendo al battesimo in acqua un ruolo non scritturale, considerandolo indispensabile alla rigenerazione. Esso venne pertanto ministrato ai malati ed ai morenti, e, poiché in casi simili non si poteva pensare all’immersione, venne ministrato per aspersione. Più tardi, a motivo della sua praticità, questo metodo fu adottato per ogni convertito. Inoltre data l’importanza dell’ordinamento, fu permessa l’aspersione quando non vi era acqua sufficiente per l’immersione. Uno scritto del 2° secolo recita testualmente: “Ora relativamente al battesimo, battezza così: dopo aver insegnato tutte queste cose , battezza nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, in acqua viva ( corrente ). E se non hai acqua viva, battezza in altra acqua; e se non puoi usare acqua fredda, usa acqua calda. Ma se non hai né l’una né l’altra, versa dell’acqua tre volte sulla testa nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo.” Tuttavia il metodo originale e scritturale è l’immersione che corrisponde perfettamente al significato simbolico del battesimo , cioè la morte, il seppellimento e la risurrezione ( Romani 6:14).
Concetto
Come sopra specificato il termine baptizo (baptizo) esprime il concetto di “immergere, sommergere”; innumerevoli versetti della Bibbia rafforzano questo concetto. Infatti è scritto: “E Gesù, appena fu battezzato uscì fuori dall’acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui” Matteo 3:16. il versetto in questione rimarca in maniera chiara ed evidente che Gesù Cristo fu battezzato per immersione. In Marco 1:9 si evolve ancora più palesemente il pensiero sopra esposto: “ora avvenne in quei giorni, che Gesù di Nazareth di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano” il termine greco eis (eis) = nel – Giordano (Giordano) esprime chiaramente il concetto di immersione. La raffigurazione allusiva del battesimo in acqua viene esplicata nel libro di Paolo ai Romani: “Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesù Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? Affinché come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre,così anche noi similmente camminiamo in novità di vita. Poiché se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo partecipi anche della sua resurrezione” Romani 6:3-5. Per descrivere l’aggregazione con Cristo nella morte ed una vita nuova, Paolo fa allusione, chiaramente, all’immersione del credente; come del resto troviamo scritto anche in Colossesi 2:12 “Essendo stati sepolti con lui nel battesimo, in lui siete anche stati insieme risuscitati, mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti”, i versetti sopra esposti raffigurano, quindi, la risurrezione spirituale del cristiano verso una nuova vita in Cristo.
Aspetto Dottrinale
Esistono delle tendenze “moderne” che non ritengono il battesimo in acqua necessario, adducendo come motivo dominante, il fatto che esso non sia indispensabile per la salvezza. La Parola di Dio ci dice invece che è necessario per tanti motivi, il più importante è rappresentato dalla circostanza evangelica fornitaci da Gesù, e quindi, rappresentante una Sua istituzione sancita da Egli stesso. Vagliamo alcuni passi biblici: “Andate dunque e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo”, questo versetto ci spiega la formula mediante la quale viene somministrato il battesimo. Un altro versetto assume maggiore rilievo per l’importanza del battesimo: “Poi disse loro: “andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura; chi ha creduto ed è stato battezzato sarà salvato; ma chi non ha creduto sarà condannato” Marco 16:15,16. Parafrasando questo versetto potremmo, così, dire: “Dopo la vostra predicazione dell’Evangelo coloro che credono saranno battezzati, ecc…” quindi è implicito, valutando il versetto sunnominato, che il battesimo seguiva alla conversione, era una cosa implicita. E’ un fatto importante perché viene da un ordine espressamente dato da Gesù prima della sua ascensione al cielo e deve essere effettuato nel nome del Padre,del Figlio e dello Spirito Santo. Il riscontro preciso che il battesimo segue la conversione, lo possiamo individuare chiaramente nel Libro degli Atti, in modo particolare ai capitoli Atti 2:38; 22:16 “Allora Pietro disse loro: ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo” ed ancora:”Ed ora che aspetti? Alzati e sii battezzato e lavato dai tuoi peccati, invocando il nome del Signore”. Questi due versetti ci fanno capire chiaramente che chi credeva veniva battezzato in acqua; singolare è l’episodio del carceriere di Filippi ( Atti 22:16), che viene battezzato subito dopo aver creduto in Gesù. Quindi il neofita che accetta Gesù, deve essere battezzato in acqua, ciò viene suffragato anche nel capitolo Atti 8:36-38 del Libro medesimo: “e mentre proseguivano il loro cammino giunsero ad un luogo con dell’acqua. E l’eunuco disse:” Ecco dell’acqua cosa mi impedisce di essere battezzato?” E Filippo disse: ” Se tu credi con tutto il tuo cuore; lo puoi” ed egli rispondendo disse: “Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio”. Allora comandò che il carro si fermasse ed ambedue, Filippo e l’eunuco, discesero nell’acqua, ed egli lo battezzò”. Tuttavia il battesimo deve essere preceduto da una sincera confessione ( a Dio ) dei peccati ed una leale conversione: “Ed erano battezzati da lui nel Giordano, confessando i loro peccati” Matteo 3:6 ed ancora: “Allora Pietro disse loro: ” Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati e voi riceverete il dono dello Spirito Santo” Atti 2:38 ( leggi anche Marco 1:5 e Romani 6:24). Per intraprendere una nuova vita in Cristo, e quindi, battezzarsi bisogna essere consci del passo che si sta per fare! È necessaria la fede in Cristo. Nella Parola di Dio troviamo scritto: “Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte tremila persone. Essi infatti erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ed erano presi tutti da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli” Atti 2:41,43.
Il Battesimo di Giovanni
Questo battesimo era preparatorio a quello reale ( nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo); rappresentava un battesimo di pentimento o ravvedimento. Ecco cosa disse Giovanni Battista: “Io vi battezzo con acqua per il ravvedimento, ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco” Matteo 3:11 si legga pure Luca 3:38 ed Atti 13:24 e 19:4. Questo battesimo era d’acqua soltanto si veda Matteo 3:11; Marco 1:8; Luca 3:16; Giovanni 1:26; 3:23; Atti 1:5; 11:26. Era preparatorio alla venuta di Gesù: “La voce di uno che grida nel deserto: ” Preparate la via dell’Eterno, raddrizzate nel deserto una strada per il nostro Dio” Isaia 40:3 si noti pure Malachia 3:1; Matteo 3:3; 11:10; Marco 1:23; Luca 3:4; 7:27; Giovanni 1:23, 31; Atti 13:24; 19:4
Considerazioni finali
Intanto diciamo che il battesimo non ha la potestà di cancellare o per meglio dire lavare i peccati, codesti li toglie solo il sangue di Gesù (1Giovanni 1:7), infatti leggiamo: “La quale è figura del battesimo ( non la rimozione di sporcizia della carne; ma la richiesta di buona coscienza presso Dio), che ora salva anche noi mediante la risurrezione di Gesù Cristo” 1Pietro 3:21. In questo versetto, Pietro, ci mostra l’effettiva realtà del Battesimo in Acqua, ossia una testimonianza di buona coscienza e non la rimozione del peccato. In altre parole a coloro che scendono nelle acque battesimali, non vengono rimossi o cancellati i peccati nell’acqua; ma testimoniano che sono nati di nuovo davanti a tutti. Leggi Tito 3:3-5
Termini esegetici
– Ebraico
Tabal: Immergere, intingere
– Greco
Baptizo (baptizo): immergere. Forma intensiva di Bapto (bapto), da cui immergersi, bagnarsi, si dice di un uomo che si immerge nell’acqua di un fiume, oppure sorgente d’acqua. Fig. Sommergere.