“…Io onoro quelli che mi onorano…..”(1Sam 2:30)
Questa affermazione, il Signore l’aveva fatta ad un sacerdote che si chiamava Eli, che stava seduto alla porta del tempio del Signore, la sua vista si stava indebolendo, tanto da non riconoscere che Anna pregava il Signore per avere un figlio e lui l’aveva scambiata per una ubriaca, non riusciva nemmeno più a riprendere i suoi figli, i quali erano degli scellerati che non conoscevano il Signore, eppure erano dei sacerdoti che dovevano offrire i sacrifici da parte del popolo a Dio, invece quale grande peccato questi perpetravano disprezzando le offerte che il Signore doveva ricevere, “Il peccato di quei giovani era dunque grandissimo agli occhi del SIGNORE, perché disprezzavano le offerte fatte al SIGNORE” (v.17). Dio ci guardi dal disprezzare le preghiere, le testimonianze dei nostri fratelli, o addirittura prendere alla leggera un impegno per il Signore, specialmente nel servizio stesso in cui dovremmo mettere tutto il nostro impegno e tutta la nostra consacrazione affinché possa riuscire cosa gradita a Dio per glorificare il Suo magnifico nome; non bisogna permettere ai propri figli di disprezzare la Parola di Dio, un errore che è conseguenza del mancato insegnamento della stessa, “..non conoscevano il Signore..”(v.12), è un errore non farli comprendere l’importanza della comunione con Dio, o addirittura, peggio, i figli stessi non vedono i loro genitori consacrati al Signore, che non vivono una vita di preghiera, di meditazione della Parola, che non sono coerenti nel loro comportamento, con il loro linguaggio, nella loro santificazione, come si conviene al Signore, insomma sono come Eli, persone dalla vista “indebolita” che non temono e onorano il Signore, di conseguenza i figli non temono il Signore disprezzando la frequenza dei culti, le riunioni di preghiera, non leggono la Parola di Dio, non pregano, affinchè il Signore possa toccare i loro cuori, Dio ci aiuti a non permettere che nelle nostre case i nostri figli con la scusa che sono piccoli o che non hanno fatto una esperienza vera con il Signore, si permetta che bevano dalle fonti amare del peccato e dell’idolatria e assorbano tutto ciò che il mondo offre loro; i figli di Eli non temevano Dio pur essendo sacerdoti dell’Altissimo, cioè pur dicendo di conoscerlo e di servirlo lo disprezzano con i fatti, lo disprezzano con il loro comportamento. Gesù Cristo, “..che ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo “(Ap. 1:5) , deve essere degno di ricevere da noi i sacrifici di lode sull’altare del nostro cuore con l’unzione dello Spirito Santo e con la consacrazione dell’intera nostra vita. Il Signore parla ad Eli dicendo :” …Come mai onori i tuoi figli, più di me? “(v.29), come mai non riesci a vedere il marciume che esiste nel cuore dei tuoi figli e addirittura li giustifichi, non sei capace di riprenderli, di correggerli, come mai la tua vista si è indebolita da non riuscire a scorgere il disonore che i tuoi figli mi portano? come mai onori quelli che mi disprezzano, quelli che non hanno nessun timore di me, quelli che fanno cose sgradite ai miei occhi, quello che disprezzano ciò che mi appartiene; e tu perché l’onore lo dai alle cose effimere di questo mondo, che ha lo spirito contrario a Dio? perchè , il Signore sembra dire, onori più lo shopping, la televisione,i divertimenti mondani, il tuo idolo nel cuore (Il lavoro, l’ambizione, il successo, la musica, il calcio ecc.), che piuttosto venire ad onorarmi e ad offrirmi il culto a me dovuto e a mettere nelle mie mani la tua vita perchè io possa disporla secondo i Miei piani? Perché non vieni a me con spirito contrito e con un cuore umile per gustare e restare in comunione con me affinchè la tua anima respiri le realtà celesti? ,«Un figlio onora suo padre e un servo il suo padrone; se dunque io sono padre, dov’è l’onore che m’è dovuto? Se sono padrone, dov’è il timore che mi è dovuto?; “Il SIGNORE degli eserciti parla a voi, o sacerdoti, che disprezzate il mio nome! Ma voi dite: “In che modo abbiamo disprezzato il tuo nome?”(Mal. 1:6). Questi uomini, disprezzavano il nome di Dio nel rispetto, nel timore, nel servizio, insomma in tutta la loro sfera spirituale non mettendo in pratica i precetti di Dio ma lasciandosi andare al loro istinto perverso e carnale. Quindi notiamo come il Signore mette enfasi sulla parola ”ONORE”, parola molto sottovalutata specialmente tra quelli che dicono di credere e aver ricevuto il Signore nel cuore;
ma vediamo più in dettaglio con l’aiuto dello Spirito Santo cosa vuol dire onorare Dio.
ONORE SIGNIFICA:
- ‘Trattamento non comune, riservato a persone o cose particolarmente pregevoli’, questo vuol dire che bisogna trattare il Signore in modo particolare in quanto è un privilegio, visto che tutta la Sua persona è pregevole. Trattare il Signore coinvolge l’intera nostra vita, con tutta l’attenzione dovuta, con tutto il cuore, con tutto noi stessi, deve essere proprio, nella semplicità e nella libertà dello Spirito Santo, un trattamento non comune, non conforme alle regole e precetti del mondo, non un trattamento normale, ma un trattamento “soprannaturale” in spirito e verità, cioè che non fa parte della naturalità materiale o sentimentale ma che esce dagli schemi e precetti umani.
- ‘Consapevolezza della dignità e del valore altrui e conseguente stima’ , Il Signore è degno, rivestito di un carica autorevole, questa deve essere la consapevolezza di ogni credente, bisogna saper comprendere il valore di ogni comandamento e di ogni Parola del Signore , affinchè messi in pratica, trasformino la propria vita facendola diventare uno stile biblico, ammirando poi, anche gli effetti che la Parola ha nel proprio cuore, conseguentemente nasce in noi il desiderio di conoscere sempre di più la Sua persona, nasce in noi una stima profonda, iniziamo a considerare Gesù Cristo una Perla di gran valore da poter custodire a qualunque costo, ed in virtù di questo che:,”… trovata una perla di gran valore, se n’è andato, ha venduto tutto quello che aveva, e l’ha comperata.”(Mat.13:46).
- Consapevolezza della dignità personale e volontà di mantenerla intatta comportandosi come si conviene.
Oltre alla dignità e alla Santita di Dio che noi scopriamo conoscendoLo, anche la nostra dignità di figliuoli di Dio non deve essere da meno se portiamo il sigillo dello Spirito Santo nel nostro cuore. L’Apostolo Paolo esortava sempre dicendo: “Del resto, fratelli, avete imparato da noi il modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio ed è già così che vi comportate. Vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesù a progredire sempre di più.”(1Tes. 4.1), “ Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta”(Ef. 4.1). L’Apostolo scrivendo a Tito avendo consapevolezza della dignità personale da mantenere davanti a Dio comportandosi secondo la Parola di Dio dice: “… presentando te stesso in ogni cosa come esempio di opere buone; mostrando nell’insegnamento integrità, dignità, linguaggio sano, irreprensibile, perché l’avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire contro di noi.(Tito 2:7-8). La dignità è uno stato o una condizione di chi è meritevole di rispetto. La dignità personale coinvolge anche la decenza, il decoro, che si riflette soprattutto negli aspetti esteriori, negli atteggiamenti, e nel pudore che il vero credente deve avere dinanzi a Dio e agli uomini.
- Integrità di costumi, costante rispetto e pratica dei principi morali propri di una comunità. L’integrità di costumi si intende avere una condotta morale sana completa, nell’abbigliamento, nel parlare, negli atteggiamenti che rispecchiano le regole ed i precetti che si trovano nel libro dei libri “LA BIBBIA” e che sono SICURAMENTE contrari alla moda e alle regole mondane.
Quindi conseguentemente a quello che abbiamo detto, Onorare significa: Trattare con onore , celebrare ed ossequiare con atti e comportamenti che dimostrino ammirazione, stima. Mandare a effetto, tenendo fede a precisi impegni assunti.(Eccl. 5:4)
Dio ci aiuti a comprendere il valore della nostra salvezza donataci per l’infinita grazia del Signore e che la nostra stessa vita non appartiene più a noi stessi ma e stata comprata a caro prezzo (1Cor. 6:20), con il prezioso sangue di Gesù, e il nostro scopo è quello di essere graditi al nostro grande ed Eterno Dio che ci fatti figli Suoi con l’unico obiettivo di glorificarLo e renderGli l’ONORE che Gli è dovuto.
Certo anche il Signore onora l’uomo, come nel verso chiave di questa meditazione, abbiamo letto, che Dio onora quelli che lo onorano, e certamente l’onore che Dio da a noi non è da paragonare a nessun’altro onore da parte di uomini, è un onore che sorpassa la nostra immaginazione, la nostra cognizione e conoscenza del termine stesso; Lui nutre una profonda stima verso quelli che lo onorano, che fanno quello che Lui comanda (Isaia 43:4) (1Tim 1:12); il profeta ISAIA diceva: “…io sono onorato agli occhi del Signore, il mio Dio è la mia forza”(Is. 49:5); “Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre mio l’onorerà”(Giov.12:26), che meravigliose parole del nostro Signore; non cerchiamo l’onore degli uomini, ma quello di Dio, perchè “quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sè la grazia”(Giona 2:9),non facciamo come il Re Saul che pur avendo visto le opere di Dio nella sua vita cercava l’onore degli uomini e non quello di Dio:”Allora Saul disse (a Samuele): «Ho peccato; ma tu adesso onorami, ti prego, in presenza degli anziani del mio popolo e in presenza d’Israele…..».(1Sam. 15:30).
Abbiamo bisogno continuamente dell’assistenza e della guida dello Spirito Santo di Dio affinchè possiamo ONORARE il Signore con la nostra vita e che possiamo comprenderlo profondamente. Il Signore GESU’ un giorno disse: ”…ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.”
L’ONORE CHE SI DEVE A DIO E’ SINONIMO DI ALTISSIMA, PROFONDA E SENTITA MORALE BIBLICA DA ESPRIMERE E RIFLETTERE NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI IN NETTO CONTRASTO CON QUELLA MONDANA E PECCAMINOSA.
Dio ti benedica
Vincenzo RUSSO