3 Gennaio 2025

2 thoughts on “HO UCCISO UN UOMO

  1. Se una agazzina è stata violentata cosa le direbbe che così ha voluto Dio? E se fosse il padre ad averla violentata? E se la gravidanza può essere rischiosa per la madre a cui hanno detto che potrebbe non farcela? Quello che preocvupa non è il buon senso delle persone ma non esaminare le cose in base alke situazioni che si vivono. Lei è un uomo con molta probabilità e non ha idea di cosa vuol dire essere stuprati e mettere a mondo una creature che è opera di un incesto…. (o di un perefetto svonosciuto..che ti ha molestato) non solo la violenza anche il figlio.. o morire ( anche quello un omicidio .. e non solo più grave di quanto pensa..si saoeva in partenza) mentre si partorisce perchè Dio si offende.. per il feto non la madre.. che muore. e anche lei è un essere vivebte. Vorrei vedere se davvero lei lo farebbe se fosse donna..! Sei anti scienza ma se stai male vaii dal médico.. non da Dio.. almeno non mi risulta che chi crede si affidi a Dio al 100 per cento.

    1. Cara Annalisa,
      comprendo i tuoi dubbi da non credente, perchè chi non ha Dio e non diventa una Nuova creatura grazie al sangue di Gesù Cristo il Signore, non può comprendere il piano di Dio per la vita di ognuno, poi siamo sempre a guardare gli altri e mai noi stessi, in confronto a Dio. Chi ha fatto di Dio il proprio Padre Celeste (grazie al perdono dei peccati Giovanni 1:12) sa che la sua vita dipende dall’Onnipotente Dio che ha creato ogni cosa, e che Lui stesso chiama questa generazione: Malvagia, storta e perversa e incredula (Matteo 17:17). Dio ha un piano per i Suoi figli, non per chi continua ad essere una creatura di Dio e che non vuole sapere niente di Lui e vive ancora nel peccato, ma Egli desidera che diventi Figlia, ecco perchè ti ha mandato il Suo unico Figlio a morire per te senza pensarci, per l’amore che nutre per le Sue creature.
      Per la questione dell’aborto vediamo come lo considera Dio. Davide disse al Signore: “Sei tu che hai formato le mie re­ni, che mi hai intessuto nel seno di naia madre. Io ti celebrerò perché son stato fatto in modo stupendo … I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi erano de­stinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora. Oh, quanto mi son preziosi i tuoi pensieri, O Dio!” (Sal. 139:13-16). È un fatto ormai ampiamente riconosciuto e confermato dalla scienza che lo sviluppo di una nuo­va vita, fin dal momento della fe­condazione, è un processo senza so­luzione di continuità. Tutte le caratteristiche dell’individuo sono già determinate e “codificate” fin dal concepimento nel patrimonio genetico dell’embrione, che comin­cia immediatamente a svilupparsi. Il suo cuore comincia a battere già a venticinque giorni! per cui È chiaro che ogni interruzione della gravidanza è dunque la sop­pressione di una vita umana, è una trasgressione del sesto comanda­mento: “Non uccidere”. Per i cristiani, l’aborto non è una questione legata al diritto di scelta della donna. È una questione di vita o di morte di un essere umano creato a immagine di Dio (Genesi 1:26-27; 9:6).
      La prima obiezione che sorge sempre contro la posizione cristiana sull’aborto è: “Che cosa succede in caso di stupro e/o di incesto?”. Per quanto orribile possa essere restare incinta a seguito di uno stupro e/o di un incesto, questo fa dell’omicidio di un bambino la risposta adeguata? Due torti non fanno una ragione. Il bambino che è il risultato di stupro o incesto potrebbe essere dato in adozione a una famiglia amorevole che non può avere figli, oppure il figlio potrebbe essere cresciuto dalla madre, e Dio potrebbe fa r diventare quel bambino un uomo nelle mani di Dio per la Sua meravigliosa Gloria. Lo ripeto: non dovrebbe essere ucciso il bambino per gli atti malvagi del padre.
      La seconda obiezione che sorge solitamente contro la posizione cristiana sull’aborto è: “Che cosa succede quando la vita della madre è a rischio?”. Onestamente questa è la domanda più difficile a cui rispondere rispetto al problema dell’aborto. Primo, ricordiamoci che questa situazione è il motivo dietro meno di un decimo dell’1% degli aborti compiuti oggi nel mondo. Ci sono molte più donne che praticano l’aborto perché non vogliono “rovinarsi il corpo” di donne che lo praticano per salvarsi la vita. Secondo, ricordiamoci che Dio è un Dio di miracoli. Egli può preservare la vita di una madre e di un bambino nonostante tutti i pareri negativi dei medici (E ti posso dire personalmente che credo visto che sono testimone di questo). In ultima istanza, però, la questione può essere decisa solo fra il marito, la moglie che pregano un Dio vivente che sicuramente gli darà la soluzione, che secondo la Sua Parola è la guarigione. Qualunque coppia affronti questa situazione estremamente difficile dovrebbe pregare per chiedere sapienza al Signore (Giacomo 1:5).
      A volte le donne domandano: “I medici fanno pressione su di me, dicendomi: «Devi abortire subito, altrimenti muori!» Come devo fa­re?”. Bisogna rispondere: “Mettiti in PREGHIERA davanti a Dio: parlagli dei tuoi timori e delle pressioni dei medici. Chiedigli che cosa ne pen­sa Lui, che è più grande di tutti i medici! Chiedigli il riposo e la pa­ce interiore per portare avanti la tua gravidanza con la fiducia che tutto andrà bene, e la grazia di ave­re fede in Lui piuttosto che negli uomini. Rimarrai stupita da come Egli opererà nella tua vita!

      Qualcuno a questo obietterà: “Ma se poi la madre muore, chi se ne assume la responsabilità?”. La sola risposta possibile è: Dio! Nel­le Sue mani sono la vita e la morte. Nessuno di noi, malgrado tutte le risorse della medicina, può garan­tire di essere ancora in vita doma­ni. Dobbiamo decidere se voglia­mo avere fede in Dio oppure no! Ricordiamo che abortire vuol dire sopprimere una vita umana, e che ognuno di noi dovrà alla fine rendere conto a Dio delle proprie azioni.
      Dio ti benedica e tocchi il tuo cuore…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *